“Nasciamo, viviamo, moriamo, a volte non necessariamente in questo ordine”
Real Ghost è un progetto fotografico realizzato tra il 2018 e il 2024. Una narrazione per immagini e non solo dell'intimo viaggio che si affronta prima o poi (a volte mai) nella vita alla ricerca del proprio essere e del proprio io più consapevole per combattere quel determinismo che ci vuole murati dentro ruoli predeterminati a vivere in una comoda quanto mai apparente libertà. E il ruolo che in questo processo hanno le attitudini di ognuno.
Frutto di condizionamenti il copione di vita è un piano che si basa su decisioni prese lungo la strada. Scelte che diventano le fondamenta su cui noi tutti costruiamo il gran bel palazzo che vorremmo fosse la nostra esistenza, circondati da muri troppo spessi per essere abbattuti e troppo alti per essere scavalcati, in cui viviamo come in una sorta di gabbia dorata su pavimenti lucidi di perfezione e stucchi di ambizione dimenticandoci chi realmente siamo. Un copione a cui spesso non sappiamo opporci, una sorta di destino al quale ci rassegniamo Ma il grande palazzo, dietro la facciata nasconde recondite stanze in cui il caos regna, dove l'anima vaga e il respiro rallenta, e si ha la sensazione che una sorta di equilibrio possa essere ristabilito.

Il lavoro parla attraverso i soggetti ritratti, che altro non sono che la personificazione del talento (in questo caso l'arte fotografica), della fragilità artistica trattenuta da timori e paure e i demoni o fantasmi che ci accompagnano lungo il percorso. Personaggi che si muovono sullo sfondo di stanze e ambienti di un palazzo (Real Collegio), trasposizione dell'Io interiore.

A completare, in un gioco di equilibri tra fotografie e creazioni visionare ideate dall'autore stesso, l'allestimento, con figure imponenti, creature metalliche che invitano a riflettere su cosa siamo capaci di fare e esortano a guardare alla creatività, all'arte e ai talenti. Spettri che ci richiamano, ma contro cui al tempo stesso, spesso combattiamo l'eterna lotta tra ragione e desiderio. Un paradosso beffardo.

Infatti per l'autore non c'è arte senza turbamento e ombre. Ma l'arte è il modo di sfuggire al mondo e al tempo stesso di tenersi in contatto con esso per cui può accadere che ad un certo punto sia necessario aprire qualche porta lasciando spazio alla libertà, alle inclinazioni e al libero arbitrio. Perchè alla fine è nelle nostre attitudini che siamo veramente liberi.